martedì 20 marzo 2007

Sii ciò che disegni...

Tempo fa ho letto un bellissimo articolo sul bollettino bimestrale della Scbwi americana. Parlava della necessità di conoscere ciò che si intende disegnare. L'autrice dell'articolo consigliava di calarsi completamente in ciò che si andrà a rappresentare. Se dobbiamo illustrare un libro che parla di ballerine, iscriviamoci ad un corso di danza. Se dobbiamo illustrare libri per bambini, giochiamo come bambini e soprattutto con i bambini. Bello.

Sabato pomeriggio sono andata alla mia prima lezione di equitazione. Ci sono andata con alcuni amici, fra cui Guido, vicino di casa, illustratore e grafico di professione.
Per la prima volta in sella anche lui, mi ha detto: Non mi è mai capitato di dover illustrare gente a cavallo, ma per farlo bisogna averlo provato almeno una volta, no?
Giusto. Accidenti però andare a cavallo è dura! E soprattutto prevede di non riuscire a sedersi per un paio di giorni! :)
Oggi è martedì e il mio fondoschiena sta decisamente meglio... Bene, ora sono pronta per il io primo libro sull'equitazione: se qualche editore ne ha in cantiere uno io sono qui. E per un libro sul paracadutismo mi sto attrezzando ;)

carla

1 commento:

KarMa ha detto...

Si, penso che sia l'unica, per rappresentare al meglio, più l'emozione che può dare, che non l'effettivo atto fisico.

Ma potrei essermi persa l'articolo!
Argh :D

E senti se ti attrezzi per il paracadutismo AVVISAMI
Vengo anche io :D mandiamo qualcun'altro a fare gli schizzi di noi che scendiamo :D

-Manuela